Shalom, con questo articolo, partendo da una mia personale esigenza, intendo dare degli spunti che ritengo utili per una vita più serena e felice.
Non so voi, ma leggendo gli interventi e i commenti su Facebook, mi sto ponendo una seria riflessione su cosa fare.
Sono ben consapevole, per la mia ed altrui sanità mentale e spirituale, della necessità (perché di questo si tratta) di “potare” i rami secchi costituiti da chi continuamente si lamenta, da chi attacca le convinzioni altrui, da chi pensa di avere scoperto la verità del momento, da chi ce l’ha con il governo, da chi invece ce l’ha con chi ce l’ha con il governo, da chi ce l’ha con la Chiesa, da chi non sa neanche con chi ce l’ha… ma inveisce lo stesso.
𝐐𝗨𝗜𝗡𝗗𝗜…𝗖𝗛𝗘 𝗙𝗔𝗥𝗘? <<<
Penso proprio che inizierò a cancellare dal mio elenco di “amici” chi non applica un principio universalmente condiviso: 𝗜𝗟 𝗥𝗜𝗦𝗣𝗘𝗧𝗧𝗢!
Altro che l’affermazione attribuita alla saggista Evelyn Beatrice Hall (ed erroneamente attribuita a Voltaire) che affermava:
«Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo»
La situazione sui social è ben diversa (gli psicologi sociali e i sociologi un giorno, forse, scopriranno gli arcani meccanismi della mente in tal senso):
Libertà di pensiero e parola? Certo! Se prima si aggiunge a ciò che si sta per dichiarare un “per me“, o “secondo me” o “io penso che“.
E poi non se ne può più di chi seduto sulla propria postazione deve dire agli altri, tra cui capi di stato, governi, leader spirituali, come debbono gestire ogni cosa. Qui proprio il buon senso, l’intelligenza, il discernimento, l’equilibrio sono stati sopraffatti dalla personale insoddisfazione, dalla rabbia di relazioni ferite, dalla frustrazione di una vita di cui si è smarrito il senso.
E tutto questo mi dispiace! Veramente!
Quindi che posso… debbo fare?
Gesù, per me Modello supremo del Messaggio di Amore Universale, ebbe a dire che chi non voleva ascoltare la Buona Novella, doveva essere lasciato in pace (scuotete i sandali e proseguire per propria via).
𝗘 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗶 𝗮𝗰𝗰𝗼𝗴𝗹𝗶𝗲 𝗹𝗮 𝗕𝘂𝗼𝗻𝗮 𝗡𝗼𝘃𝗲𝗹𝗹𝗮? <<<<
Diventando veri profeti, che si riconoscono perché vivono secondo i dettami del ben Pensare, del ben Parlare e del ben Agire, perché è così che si è Cristofori, portatori di Cristo Luce per il mondo, ed essere credibili Testimoni.
Potare, scegliere, alleggerire, scegliere i propri pari… non vedo altra Via e forse sarà una fuga, come quella dei Padri del Deserto che la consigliavano quando il contesto portava alla morte e non certo all’edificazione del cuore.
Basterebbe così poco… rispetto e il mondo diventerebbe un luogo più bello di come l’abbiamo trovato, parafrasando Lord Baden Powell, fondatore dello scoutismo.
m@urizio fi@mmett@ (((\joy/)))
Tutto posso in colui che mi da la forza
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