Nell’anno in cui partecipai al corso di teologia di base, una delle frasi che più mi sono rimaste impresse, è stata quella che uno degli insegnati del corso riportava attingendo a quello che san Francesco d’Assisi ripeteva spesso ai suoi frati:
“…predicate sempre il Vangelo e, se fosse necessario, anche con le parole!...”
(cfr Fonti Francescane, 43).
Comprendo bene fratel Francesco, perché sono stato sempre restio a pubblicare sui vari social degli slogan, o immagini, o inviti espliciti al cambiare vita ecc. ecc. mentre sono sempre stato sostenitore del comunicare il proprio Essere con le azioni, i fatti, la propria vita.
Molti credono (e lo dimostrano con i fatti) che riportare parole e immagini, anche se sacre, sia la forma primaria di condivisione del Messaggio dell’Amore di Dio, dimenticandosi che è dal come ci si comporta che si viene riconosciuti come Testimoni e che per ogni parola della Sacra Scrittura riportata, occorrerebbero quattro azioni di carità realizzate.
Sì, lo ammetto, ce l’ho con l’uso sconsiderato di ciò che è santo, sacro e benedetto, incluse le innumerevoli catene attira fortuna di tal santo o santa (che mai hanno detto di farlo ) pena la carestia, il senso di colpa ed altri mali: evviva la Carità.
Una volta, durante una celebrazione liturgica, guardando una grande immagine del Gesù Misericordioso, il mio pensiero è andata alla scritta ai suoi piedi: Gesù Confido in te!
Ad un certo punto la vocina interiore ha cominciato a dire… Maurizio, svegliati, quella scritta di Gesù è rivolta a te,… Gesù dice: Confido in te che mi leggi!
Mi è sembrato un bel pensiero. La scritta assumeva una visone particolare, in cui Gesù parla e dice a chiunque lo legga…Confido in te… e mi sono reso conto che è proprio così.
Siamo noi i primi responsabili dell’inferno o del paradiso nelle nostre e altrui vite e vivere una vita in pace e armonia con chiunque è un cammino, un uscire dall’Ombra, dall’Oscurità per vedere la Luce.
Shalom!
maurizio fiammetta (((\joy/)))
Tutto posso in colui che mi dà la forza
