Maurizio Risponde: Depressione di Un Figlio!

Quelle qui di seguito riportate sono email pervenutami a seguito della pubblicazione dell’audio “La Preghiera che Sposta le Montagne” in cui ponevo due domande:

– Quali sono le frustrazioni e gli ostacoli più grandi che stai affrontando in questo momento? 
 – Se potessi sederti a fianco a me e farmi una sola domanda, la più importante che adesso senti di avere, quale sarebbe?

Pensando che possano essere di stimolo e aiuto anche ad altri le pubblico integralmente omettendo per questioni di ovvia riservatezza,  i dati del mittente. Ricordo che in fondo alla pagina c’è lo spazio dei commenti, così possiamo ampliare la tematica qui trattata.


La frustrazione più grande si riferisce alla mia impotenza rispetto a una situazione di salute di mio figlio (depressione).

La domanda che ti farei?

Riesci ad essere felice anche nelle grandi avversità?
Un abbraccio di luce
XXXXXXX


R: 
Shalom,
senza girarci attorno più di tanto, ti esorto a utilizzare il prima possibile e più volte la Preghiera che Smuove le Montagne sia sulla sensazione di frustrazione che provi così come ti invito ad applicare la Preghiera su tuo figlio.

Se non ti è chiaro il procedimento chiedi pure, ma inizia e continua sin d’adesso.

A presto!
maurizio (((\joy/)))


APPROFONDIMENTO

La risposta sintetica che ho dato a xxxxxxx, anziché darle delle spiegazioni, è data dal fatto che spesso abbiamo gli strumenti ma non li utilizziamo con fiducia e costanza.

La sofferenza per un figlio che sta male, specialmente per un malEssere mentale  e che non si sa come poter aiutare, scoraggia… deprime anche chi dovrebbe sostenere.

Così come spiego nei miei corsi, dobbiamo orientare l’Attenzione al 10% del problema e il 90% alla soluzione, perché altrimenti si andrà sempre più  a fondo.

Se si è su una barca in cui si apre una falla ed entra acqua con il rischio di affondare, avendo individuato il danno occorre adoperarsi (e in fretta) per tapparlo, o no? Se invece si inizia a discutere su cosa l’abbia provocato, sul perché è successo, che cosa comporterà in futuro, se addirittura creiamo un dibattito sulle sorti, sul destino, sulla sfortuna, prima che la discussione sia terminata si sarà tutti con l’acqua alla gola.

Le Sacre Scritture ci ricordano che un cieco non può condurre altri ciechi perché altrimenti si andrà tutti a sbattere.

Questo significa che se non ce la si fa da soli perché stanchi e sfiduciati, o ci si dedica del tempo per alzare la propria Energia e quindi poter aiutare efficacemente chi nel bisogno, oppure si chiederà sostegno ad aiuto a chi è capace.

Ecco perché, ripeto, ho subito indicato la Preghiera, perché occorre mettere in situazioni come questa un rattoppo nella falla e poi iniziare a buttare fuori l’acqua che è entrata e così rientrare in sicurezza nel porto della propria serenità.

Non ci interessa sapere perché il figlio è depresso, cosa è successo, consolarlo ecc. ecc. ma intervenire e lasciando a Dio, alla Vita, alla sapienza del Corpo con la Preghiera (o altro che funzioni) di liberare e guarire la mente, le cellule, i nervi, il corpo tutto.

Cosa vuoi che io ti faccia?  Che io (lui/lei) guarisca da………  Che ciò avvenga secondo la tua Fede!

Shalom
maurizio fiammetta (((\joy/)))