POTATURA
Un giorno un contadino si trovava sulla strada per far ritorno a casa e portava sulle spalle un grosso e pesante sacco, tanto da affaticarlo molto.
L’uomo pregava e invocava Dio di dargli forza per permettergli di arrivare fino a casa. Di lì a poco sulla sua strada passò un altro contadino con il suo carro trainato da un cavallo e incrociando l’uomo con il grande sacco, gli chiese se volesse un passaggio.
Questi accettò di buon grado, salì sul carro con in spalla il grande sacco… e lì lo mantenne per tutto il tragitto.
Così anche noi molte volte nella nostra vita ci comportiamo alla stessa maniera: preghiamo che ci venga tolto un peso e schiacciati dalle abitudini o dal “non saper vedere”, continuiamo a soffrire pur avendo la soluzione a portata di mano.
Il “Potare” è un’azione che ci aiuta a togliere dalle nostre “spalle”, tutto ciò che non ci è essenziale: cose, situazioni, pensieri… amicizie.
“Potare” significa semplificare tutti i processi comportamentali, togliendo il superfluo.
La sacra scrittura, a proposito del comunicare, invita a dir sì, sì, no, no, perché il resto vien dal maligno. E’ un chiaro richiamo a non parlare se non si ha qualcosa di buono, essenziale, costruttivo, benedicente da condividere.
“Potare” è in sostanza un PULIRE la nostra mente, il nostro corpo e cosa fondamentale per la nostra Felicità e Successo, il nostro Cuore.
Shalom
maurizio fiammetta (((\joy/)))
Tutto posso in colui che mi dà la forza
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Quelli che dici e’ vero.
Altrettanto vero e’ che la potatura richiede un percorso. Per non essere banali, bisogna essere disposti ad impegnarsi per imparare a potare, ma e’ bene iniziare il cammino.
🙏
Shalom Patrizio,
potare sembra facile, ma è una delle operazioni che ci provoca più resistenze in quanto non vogliamo lasciare andare le cose acquisite e richiede sicuramente impegno e discernimento, così come ben sottolinei tu.