Essere un Leader con Gesù, comporta il saper comunicare con se stessi e gli altri.
Che sia in famiglia, nel lavoro, con gli amici, se non si ha chiaro qual è l’intento del comunicare (cosa vuoi ottenere), si genera confusione e perdita di tempo e risorse.
Sappiamo tutti che nel libro della Genesi, anche Dio definisce giorno per giorno i vari aspetti del creato dando loro un nome e una funzione.
Così come Ulisse nell’Odissea, dichiara al ciclope Polifemo di chiamarsi Nessuno, così che quando nel sonno gli viene trafitto l’unico occhio, i suoi fratelli ciclopi chiedendo perché gridasse egli rispondesse “mi ha colpito Nessuno“.
Questi due riferimenti stanno ad indicare che un primo importante passo per ottenere ottimi risultati è il chiamare lo cose con il loro vero nome.
Se si è in un qualsiasi gruppo, lavoro, famiglia, relazioni sociali e si rileva che i risultati sono mediocri se non addirittura scadenti, probabilmente non si sta ponendo la giusta attenzione e cura ai criteri, alle regole che contraddistinguono la specifica realtà.
E’ quindi il caso di agire con velocità e determinazione nel “dare un nome alle cose“, richiamando con autorevolezza, più che con autorità, le persone a ciò per cui si sono impegnate a seguire ed osservare.
Anche perché se si inizia a tralasciare, a far andare le cose alla deriva (l’opposto di chiamarle per nome), queste creeranno un’altra realtà che è ben diversa da quella originaria e nel tempo prenderanno una direzione congruente con la nuova dinamica.
E’ un po’ la storia dei famosi quattro personaggi Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno.
C’era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto.
Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno.
Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Nessuno capì che Ognuno l’avrebbe fatto.
Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.
Shalom
m@urizio fi@mmett@ (((\joy/)))
Il tuo Successo è il mio Successo
